I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Quando alla fine degli anni ’60 la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura, l’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.
Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”, jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.
Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.
E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.
E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento del giovedì sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse

I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Quando alla fine degli anni ’60 la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura, l’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.
Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”, jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.
Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.
E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.
E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento del giovedì sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse

Che Musica A Milano

Che Musica A Milano

PREMIATA
TRATTORIA ARLATI
dal 1936

via Alberto Nota, 47 Milano

ore 19.30 cena
ore 21.45 musica live e jam session

***

LUNEDÌ 5 GIUGNO 2023

“CHE MUSICA A MILANO”

la Milano dei locali storici come il Tricheco, Capolinea, Santa Tecla, Paips e quelli ancora attivi come Il Sotto dell’Arlati

L’estate sta arrivando:
La nuova canzone italiana

A chiusura della stagione con la nuova serie di «Che Musica a Milano» facciamo
il punto su quella che sempre di più sta prendendo piede, ovvero «La nuova
canzone italiana» che imperversa in tutte le manifestazioni, dal Festival di
Sanremo al concertone del Primo Maggio. Il «Dizionario Cantautori e
Cantautrici del nuovo millennio» di Michele Neri ci offre l’occasione per fare il
punto della situazione. Abbiamo per questo invitato esponenti che decisamente
appartengono al nuovo millennio. Una sfida per il pubblico de Il Sotto di Arlati,

prima delle meritate vacanze.
Intervengono:

Francesca Incudine

Tra le tante partecipazioni a manifestazioni, nel 2015 è tra le dieci finaliste al Premio BiancaD’Aponte ad Aversa, premio dedicato al cantautorato femminile. Nel 2018 esce il secondoalbum Tarakè: il disco vince la Targa Tenco 2018 come miglior album in dialetto. Sempre nel2018 vince il Premio Bianca d’Aponte, aggiudicandosi anche il premio della critica.

Lumi

Luca Tudisca , in arte Lumi , è un cantautore siciliano. Nel 2014 arriva alla sesta serale deltalent show «Amici». Nel 2016 arriva tra gli 8 vincitori a Musicultura. Si esibisce in più di 40teatri italiani col suo spettacolo teatrale «Dialogo». Nel 2018 apre il concerto di Niccolò Fabiall’anfiteatro di Zafferana Etnea. Presenta il suo nuovo singolo al teatro greco di Siracusa sul palco del «Back to the future tour» di Elisa.

Nòe

Nòe è una cantautrice Siciliana trapiantata a Milano. Il suo sound è un mix di musicaelettronica, sonorità classiche e tradizione folk. Tra il 2021 e il 2022 vince il premio «Musica daBere» e il «Premio Buscaglione» che le hanno permesso di suonare in diversi festival italiani.«Troppo caldo all’improvviso" è il suo prossimo album, prodotto da Fabio Gargiulo, in uscita il 26 Maggio 2023 per Freecom.

Pierdavide Carone

Pierdavide Carone, classe 1988, viene alla ribalta classificandosi terzo alla nona edizione di
«Amici» dove vince il premio della critica. Firma il brano «Per tutte le volte che…» con cui
Valerio Scanu vince al Festival di Sanremo nel 2010. È un successo il primo album «Una
canzone pop», con il singolo «Di Notte». Seguono gli album «Distrattamente» e «Nanì e altri
racconti», presentato al Festival di Sanremo 2012 con Lucio Dalla a dirigere l’orchestra. Nel
2019 ha pubblicato il suo quarto album «Casa».

Sara Loreni

Cantautrice e musicista, si esibisce spesso in solo con loop station e synth. Ama Battiato. Ha
all’attivo due dischi: “Mentha”, “Cavalco la tigre” e l’Ep “Loop solo”. Ha collaborato con Cristina Donà, Gianluca De Rubertis e Vinicio Capossela.

Gabriella Martinelli

Pittrice e Cantautrice polistrumentista di origini pugliesi. Vincitrice di molti importanti premi
legati alla canzone italiana d’autore, fra cui: Targa Bigi Barbieri 2018, Premio L’Artista che non
c’era 2018, Premio Botteghe d’Autore 2017, Premio Bindi 2015, Musicultura nel 2014. È' tra gli
artisti del Tenco Ascolta 2018. Pubblica il suo album d’esordio “Ricordati di essere felice” nel
2015 e “La pancia e un cervello col buco” nel 2018. Nel 2020 partecipa al Festival di Sanremo
con il brano “Il gigante d’acciaio” e pubblica il disco “Tutto Daccapo”. Collabora come autrice
per diversi artisti ed è attualmente impegnata nella produzione del suo nuovo progetto discografico che uscirà per Virgin/Universal.

Presentazione del libro «Dizionario Cantautori e Cantautrici del nuovo millennio» con l’autore Michele Neri (Iacobelli editore).

Neri, già autore di libri
su Lucio Battisti, è autore Rai per «Techetete» e direttore della rivista «Vinile».

Conduzione e ideazione Giordano Casiraghi
con Agostino Zappia, Viki Ferrara e Gabriella Martinelli

Arrivederci al prossimo appuntamento: 2 ottobre 2023

Il costo della serata è di € 45,00 bevande escluse
I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Quando alla fine degli anni ’60, la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura, l’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.
Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”. Jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.
Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.
E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.
E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento dei “giovedì dell’Arlati” sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse

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I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Quando alla fine degli anni ’60, la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura, l’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.
Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”. Jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.
Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.
E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.
E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento dei “giovedì dell’Arlati” sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse

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Che Musica A Milano

Che Musica A Milano

PREMIATA
TRATTORIA ARLATI
dal 1936

via Alberto Nota, 47 Milano

ore 19.30 cena
ore 21.45 musica live e jam session

***

LUNEDÌ 8 MAGGIO 2023

“CHE MUSICA A MILANO”

la Milano dei locali storici come il Tricheco, Capolinea, Santa Tecla, Paips e quelli ancora attivi come Il Sotto dell’Arlati

L’era di BATTIATO

A quasi due anni dalla scomparsa vogliamo ricordare l’artista italiano più completo, capace di passare con leggerezza dal campo della canzone a quello della classica componendo opere come Genesi, Gilgamesh, Il cavaliere dell’intelletto e Telesio. Divulgatore di pensieri filosofici ed esoterici, ha pubblicato libri con le edizioni L’Ottava, ha esercitato l’arte della pittura, ha realizzato docufilm su G.Bufalino, Giuni Russo e Attraversando il bardo e ha girato tre film come regista. Oltre al suo straordinario repertorio di canzoni va ricordato il lavoro di produttore e arrangiatore per Alice, Giuni Russo e Milva.
Intervengono:

Matilde Giusti medley al clarinetto. Nata a Monza nel 1999, ha conseguito il diploma accademico di primo livello AFAM presso la Civica Scuola di Musica C. Abbado di Milano, dove attualmente frequenta il biennio accademico AFAM di Clarinetto Classico.

Francesca Incudine, con Carlo Rogato alla chitarra, farà ascoltare      Stranizza d’amuri e brani originali: Malalingua e Taraké. Tra le tante partecipazioni a         manifestazioni, nel 2015 è tra le dieci finaliste al Premio Bianca D’Aponte ad Aversa, premio dedicato al cantautorato femminile. Nel 2018 esce il secondo album Tarakè: il disco vince la Targa Tenco 2018 come miglior album in dialetto. Sempre nel 2018 vince il Premio Bianca d’Aponte, aggiudicandosi anche il premio della critica.

Lorenzo Palmeri designer e musicista presenta Il re del mondo e Qualsiasi spinta, brano presente nel suo primo album cantato con Battiato. In campo musicale ha scritto colonne sonore per teatro e installazioni. Nel 2009 è uscito l’album “preparativi per la pioggia”, con la collaborazione di ospiti prestigiosi quali Saturnino al basso e Franco Battiato.    A fine 2014 è arrivato “erbamatta”, nel 2019 “la natura del parafulmine” e nel 2021 “4 (Crediti Cosmici dance floor)”.

Combinazione Pop

Gruppo nato attorno alla collina di Montevecchia vanta una lunga attività nel campo della musica pop rock e d’autore. Già nell’ottobre 1983 partecipano a un Festival Rock presentato da    Jo Squillo. Specializzati nel genere prog amano proporre anche la canzone d’autore. Il cantante e chitarrista GiovanBambi ha conosciuto personalmente Battiato. Insieme a Roberto Previati al basso e Enzo Giunta tastiere, con la partecipazione straordinaria di Viki Ferrara alla batteria e voce, proporranno L’era del cinghiale bianco, Prospettiva Nevski, Via lattea, La cura, Centro di gravità permanente.

Giovanni Caccamo

Lanciato da Franco Battiato, più volte al Festival di Sanremo, quattro album pubblicati: Qui per te (2015), Non siamo soli (2016), Eterno (2018), Parola (2021). Ha promosso un concorso di idee per la creazione del Manifesto del cambiamento in uscita questo mese con Treccani.
Presentazione del libro «Battiato – Incontri» di Giordano Casiraghi
Saranno presenti:

Antonio Ballista

Con Battiato dal 1975, pianista nei tre dischi usciti a fine anni Settanta, autore dei disegni di copertina dei rispettivi dischi. È lui al pianoforte in Povera patria registrato agli Abbey Road Studio, al pianoforte nel concerto di Baghdad. Dirige l’Orchestra in Messa Arcaica e Gilgamesh.

Gianfranco D’Adda

Batterista con Battiato dai primi anni 70, dai tempi di Fetus fino allo spettacolo di musica e teatro Baby Sitter fino alle trionfali tournée degli anni Ottanta.
Conduzione e ideazione Giordano Casiraghi
con Agostino Zappia e Viki Ferrara
prossima data: lunedì 5 giugno 2023 L’estate sta arrivando – La nuova canzone italiana con il Dizionario Cantautori e Cantautrici del nuovo millennio di Michele Neri (Iacobelli editore).
Il costo della serata è di € 45,00 bevande escluse
I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Quando alla fine degli anni ’60 la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura, l’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.

Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”, jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.

Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.

E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.

E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento del giovedì sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse

I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Alla fine degli anni ’60 la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura.
L’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.

Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”, jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.
Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.
E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.
E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento dei “giovedì dell’Arlati” sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse

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Vikipedia Cover Band

Vikipedia Cover Band

La Vikypedia Band è un gruppo musicale formato da musicisti con grande esperienza. Vantano collaborazioni con parecchi nomi prestigiosi della scena musicale italiana e internazionale.

Il progetto si fonda sulla grande esperienza di Viky Ferrara, batterista cantante dalla notevole cultura musicale. Viky permette al gruppo di avere un repertorio vastissimo, sia italiano che internazionale, che spazia dagli anni ’50 fino ai brani recentissimi.

Completano l’organico Dario “Paul” Lerany al basso e Roby Capuano alle tastiere.

I Giovedì dell’Arlati

I Giovedì dell’Arlati

Il Cabaret quello vero

Quando alla fine degli anni ’60 la trattoria Arlati decide di dare una svolta importante al locale rendendolo, non solo luogo di ristoro, ma anche fucina di artisti e spazio di incontro tra arte, cucina e cultura, l’ambiente, inevitabilmente, comincia ad essere frequentato da personaggi di notevole profilo artistico che in quegli anni, grazie all’atmosfera che si era venuta a creare, si tuffavano in Jam Session di alto livello, divertendosi e, di conseguenza, facendo divertire ed emozionare.
Gli artisti di cui stiamo parlando corrispondono ai nomi di Lucio Battisti, Gli Area, i Formula 3, “mica paglia”, jam session che non si limitavano al piccolo palcoscenico ma continuavano poi intorno a un bel tagliere di salame, alla michetta con la scheggia di grana, perché la cucina, il buon vino, la chiacchiera “creativa” di certe compagnie, diventavano a loro volta uno spettacolo nello spettacolo, tutti ne godevano, avventori e artisti stessi.
Manager, professori, attori e cantanti seduti allo stesso tavolo dopo una giornata, o una serata, di lavoro, la liberazione dell’anima in un comune senso di appartenenza, di complicità, originato dalla condivisa tavola e dal buon vino, via i freni inibitori, la sincerità e la naturale esuberanza umana prende il sopravvento, ci si sente tutti amici e tutti appartenenti alla stessa razza.
E da quei goderecci spuntini notturni, chissà quante canzoni di successo sono scaturite.
E veniamo ai giorni nostri, Leopoldo, figlio del Mario, che dal padre non ha ereditato solo la passione per la cucina ma, siccome buon sangue non mente, anche la voglia di mantenere vivo quell’ambiente di contaminazione tra arte e cultura, e di far rivivere quegli emozionanti momenti del prima del durante e del dopo spettacolo, decide di perpetuare la tradizione.
Ed ecco gli appuntamenti con la musica del venerdì e l’attuale appuntamento del giovedì sera con il cabaret, “quello vero”, come amiamo definirlo noi.
Gli artisti, tutti professionisti, hanno fatto, come si dice a Milano, tanta gavetta, e il progetto si ripropone di creare sul palco, ma anche fuori dal palco, quelle antiche atmosfere che hanno caratterizzato il cabaret alle origini, la sperimentazione, il gioco, il repertorio si, ma anche l’improvvisazione, una jam session, tanto per intenderci, di comici e musicisti.
In questo modo ogni serata diventa unica e irripetibile, nulla di preparato a tavolino, un pò come quando i nostri nonni lavoravano il ferro battuto, ogni pezzo diventava unico, un opera d’arte.

Il costo della serata è di € 50,00 bevande escluse